La storiografia italiana e i secoli bui: l’esempio dei Longobardi

Autores

  • Stefano Gasparri

Resumo

La storiografia italiana ha sempre rifiutato l’eredità barbarica. I Longobardi, in particolare, sono sempre stati ritenuti i più barbari di tutti. Questo per molti motivi: per le polemiche dell’età del Risorgimento, per la natura cattolica della storiografia italiana (i Longobardi erano nemici dei papi) e per il grande peso della cultura classica, che ha sempre ritenuto non solo l’età longobarda, ma in generale il medioevo come un periodo di negazione delle radici romane dell’Italia. Per questo motivo è stata sempre negata la fusione fra Longobardi e Romani. Ma la storiografia più recente ha mostrato che nell’VIII secolo la fusione fra Longobardi e Romani era ormai avvenuta: l’intera popolazione libera del regno identificava se stessa come longobarda. L’età longobarda, dal 568 al 774, rappresenta dunque un periodo che a pieno titolo fa parte della storia d’Italia, nel quale si completò la lunga trasformazione del mondo romano.

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